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Redazione RED

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Porto Corsini: Migliarini risolve l’enigma di Gaber

Trenta barche e un campo di regata difficile da decifrare. Stefano si aggiudica la seconda Nazionale dell'anno, grazie a un'ottima lettura del campo e a una regolarità vincente. Poca aria, tanta corrente. E anche una Black Blag

“Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra”, cantava Giorgio Gaber nel novantaquattro. Noi, trent’anni dopo e stonati come pochi, lo abbiamo ripetuto come un mantra durante la Nazionale di Porto Corsini del 5-6 maggio. Perché tutte le regate iniziano tra dubbi e domande, per carità: ma quelle dello scorso week end sono state un vero enigma. Destra o sinistra?
La risposta dovete chiederla a Stefano Migliarini che senza mai vincere una prova ha invece vinto la classifica finale, a conferma che, come diceva più o meno John Belushi: “Quando l’enigma si fa duro, i veri enigmisti iniziano a giocare”.

Road to Malcesine 2025

Un tranquillo week end di caos, insomma. Dove l’unica certezza sono stati trenta Contender in acqua che di questi tempi non sono affatto pochi. Al punto che dopo i ventiquattro di Santa Marinella, l’ingresso di diverse “new entry” e le tappe sui laghi – solitamente affollate – è lecito pensare a una stagione in crescita, con un 2024 giustamente trainato da una “road to Malcesine 2025” e da un Mondiale che farà tanto parlare di questa bellissima barca.

Torniamo all’enigma. Sei prove su sei, come le facce del cubo di Rubik, tutte segnate da condizioni difficili da interpretare a causa dei continui cambi di corrente e con un vento ballerino per intensità e direzione che hanno portato molti “big” a compiere passi falsi e a premiare la costanza (Migliarini docet).
Sabato si scende in acqua con 5-6 nodi e una giuria che, vista l’aria (poca) che tira non intende sprecare un alito.
Alla prima prova (poi accorciata al secondo lasco) partiamo con cinque nodi da 70°e tre di corrente da 90°: Bonezzi e Albano vanno a sinistra, mentre il local Casadei scommette sulla destra, facendo intuire alla flotta che in quelle condizioni è meglio credere alla rotazione termica e agli strani effetti di corrente generati da quella lunga scogliera del porto che costeggia lo specchio d’acqua di regata… Destra o sinistra? La risposta la danno i due “sinistri” Luca e Geppe che chiudono nell’ordine davanti a Stefano.

Black Flag

Alla seconda prova le cose si complicano, perché la marea cala, la corrente si inverte (quasi 180°) e restare dentro all’ultimo minuto diventa un’impresa. Sale un ripetitore, poi un altro e un altro ancora: alla fine spunta l’inevitabile bandiera nera promessa al briefing. A farne le spese sono sei “bfd” tra cui Onofri, Albano e Bonezzi. Questa volta la prova, di nuovo accorciata al secondo lasco per calo di vento, premia chi va a destra, con un velocissimo Massimiliano Bavelloni che investe tutto sul credo locale e sfruttando la rotazione del vento (intanto arrivato a 95°) gira primo con distacco seguito da Lambertini e Migliarini.

E siamo alla terza, con un vento che si assesta a 125°. Onofri è bravissimo a partire in boa, vira poco dopo per accompagnare la flotta a destra e dopo mezza bolina ha già ipotecato con distacco la vittoria. Secondo Casadei e terzo Daniel Chiesa usciti anche loro da destra che, finalmente, sembra fare quanto promesso.
La classifica del primo giorno si chiude con tanti in pochi punti, molti “big” con scarti pesanti da incassare e tutto ancora da decidere. La sera, cena bellissima nell’accogliente circolo con prato inglese e ottimo cibo (grazie davvero!).

Bentornato trapezio

Domenica c’è il sole. E’ non è un dettaglio da poco, perché la terra comincia a scaldarsi e i venti locali si mettono in moto. La termica, quella giusta, si presenta verso le 12 portando sette-dieci nodi che finalmente danno un senso a quell’oggetto chiamato trapezio, mai usato il giorno prima.
La prima prova fa subito capire che il mistero di Gaber (destra o sinistra) non è ancora risolto. Con un vento da 90° tutta la flotta va a destra credendo nella “sicura” rotazione e capitanata da un Casadei che ribadisce la propria fede nel credo locale. Albano e Onofri, che locali non sono, scommettono invece sulla sinistra. E hanno ragione: chiudono al primo e secondo posto, seguiti con distacco Casadei che vince la regata dei “destristi”.
E quindi? Che si fa alla prossima? È ancora presto per la rotazione a destra? Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra?
L’enigma non lo sceglie nemmeno la seconda prova, perché è vero che tutti nuovamente scommettono sulla destra, ma Chiandussi e l’irriverente Onofri (ancora lui) se ne vanno a sinistra. Risultato? Primo Chiandussi, secondo Onofri. E terzo Migliarini che vince la regata dei destristi.

Tutto all’ultima prova

A questo punto la classifica è tutta da decidere con Casadei a 12 punti, 14 punti per Migliarini e Onofri (che a suon di “sinistra” e scartando il BFD passa improvvisamente dal 13° al 2° posto) e dietro Albano che può ancora sperare nel recupero se qualcuno d’avanti dovesse cadere in uno dei tanti trabocchetti.
L’unico che può permettersi di sbagliare qualcosa è Migliarini che praticamente non ha scarti e, forse, proprio questa posizione lo aiuterà a risolvere, meglio degli altri, l’enigma del weekend: destra o sinistra? Onofri, ma questa volta anche Casadei, vanno a sinistra mentre Migliarini allunga sulla destra quel che basta per capire che è quella la parte giusta: a quel punto chiude sui diretti rivali, coprendoli e capitalizzando il vantaggio. La regata si conclude con la vittoria di Paolo Mascino che dall’estrema destra realizza un “super bullet” in solitaria seguito da un ottimo Albano e, suono di trombe, da Stefano Migliarini che, lasciando dietro i diretti rivali, si aggiudica la classifica finale. Casadei incappa in uno dei tanti trabocchetti del weekend: la corrente lo spinge contro la boa, rigira e chiude decimo ma, avendo giù utilizzato lo scarto, scivola al quarto posto finale.
Migliarini, Onofri, Albano: è il podio di chi “ha sbagliato meno” in un weekend ricco di insidie ma anche di bellissimi momenti, con sei prove su sei, tanta ospitalità del circolo e la bella atmosfera di una classe in piena forma, grazie anche alle belle scelte di calendario a livello nazionale e internazionale.

Aspettando l’Italiano…

Da segnalare la crescita della flotta dell’Adriatico, in particolare quella di Ancona che si è spostata con ben otto atleti e colorato i due gradini più alti del podio con il bianco/verde dello SEF STAMURA, il circolo che già ci aspetta a braccia aperte per il Campionato Italiano di settembre.

… e le salsicce di Luca

Guardando la prossima tappa del Trofeo Carlini, 1 e 2 giugno a Malcesine, è d’obbligo rinnovare e caldeggiare l’invito di Luca Bonezzi: andiamo tutti un paio di giorni prima a provare il campo del futuro Mondiale. Ma soprattutto per non mancare al “salsiccia party” di venerdì sera, l’ormai mitica festa al capannone di Luca: birra, brace, panini. E l’inconfondibile stile Contender!

Classifica Corsini 2024

 

 

 

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