Cari amici di vela e di sale, se vi tocca leggere queste righe è soltanto colpa vostra. Come sapete, durante il Campionato di Numana è stato votato il nuovo Consiglio di cui faccio inopinatamente parte, ma la cosa peggiore è che i neoconsiglieri hanno avuto il coraggio di votare me come presidente. Al di là delle frasi di rito (è un onore, un onere, ecc.) mi tocca davvero rischiare la retorica e dire che la faccenda mi preoccupa: un po’ perché siete una banda di scalmanati, ma questo lo sapete, un po’ perché chi mi ha preceduto, tale Roberto Mazzali, non è uno qualsiasi: ha vinto un Campionato nazionale, arriva sempre tra i primi (a Numana ha fatto secondo dopo una pausa forzata di dodici mesi), è il presidente in carica della Classe Internazionale e, tanto per non smentirsi, ha fatto un ottimo lavoro come presidente della Classe italiana. Per mia e vostra fortuna è una persona squisita e un vero amico e so che non sarà difficile chiedergli di darci una mano sentendosi, di fatto, un vero e proprio consigliere aggiunto. Per lo stesso motivo so di poter contare sulla pazienza e l’esperienza di Erasmo Carlini la cui passione, direi quasi genetica per il Contender non ha bisogno di spiegazioni.
A rincuorarmi, infine, sono i miei compagni di ventura che non esito a definire “consiglieri della tavola rotonda”, convinto come sono che le nostre discussioni non avranno spigoli ma soltanto l’obbiettivo di rendere ancora più forte la nostra splendida classe: Antonio Lambertini ricoprirà la carica di vicepresidente prevista dal nostro Statuto e, oltre a giocare a tutto campo, si occuperà delle barche prova e delle strategie per coinvolgere e seguire i giovani contenderisti; Bruno Orfino sarà segretario e raccoglierà il testimone del grandissimo Zampo a cui va un grazie lungo quanto i 10 anni in cui ha ricoperto, benissimo, quel ruolo; Albino Accattino sarà ancora il tesoriere e Guido Ciccotti si occupera’ in particolare modo di rianimare le flotte, oggi troppo anemiche, del centrosud.
Dove vogliamo andare? Vedo cinque obbiettivi, anzi cinque boe da raggiungere e, possibilmente, girare. La prima è squisitamente agonistica: per strano che possa sembrare è la più semplice. I risultati degli ultimi Europei parlano chiaro: con tre italiani nei primi quattro e quattro nei primi dieci, la nostra è una delle squadre più forti, non un solo velista di punta (un Soren, per intenderci) ma tanti centravanti in grado di andare in porta e segnare. La crescita tecnica di Marco Ferrari ha poi alzato l’asticella del confronto spingendo Lambertini, Fontana, Luca Bonezzi e Roberto Mazzali a cercare di fare sempre di più e sempre meglio. E non è un caso che da qualche anno i nostri siano sempre più presenti ai campionati francesi, tedeschi, svizzeri, olandesi, persino australiani, per non parlare delle mitica settimana di Kiel. La stradaè quella, si tratta di continuare.
La seconda boa riguarda il mantenimento degli attuali numeri, anzi la loro crescita. Tutte le classi sono in crisi e in flessione, questo non significa restare fermi ad aspettare che il destino faccia il suo corso. Ci muoveremo su tre fronti: recuperare le pecorelle smarrite, quei contenderisti che hanno ancora la barca ma hanno smesso di usarla; indurre in tentazione i velisti delle altre classi, specialmente i doppi (penso a Snipe, FD, 470, Fireball); ricostruire la flotta di centro-sud (compito al quale si dedicherà Guido Ciccotti che su questo tema ha idee molto chiare). Infine approfondire il tema dei giovani, continuando con l’esperimento delle barche prova, ma anche ragionando sulle azioni di sostegno mirato messe in atto con successo dalla classe tedesca, come da tempo ripete, a ragione, il buon Emilio Betta. Antonio Lambertini si occuperà di coordinare la politica delle barche in affido e di seguire i nuovi arrivi: per un giovane che si affaccia al Contender avere la possibilita’ di sentire i consigli e l’appoggio di un Campione come Antonio è una carta che non tutte le classi possono giocare.
Terza boa: rilanciare le Nazionali rendendole ancora più attraenti e appetibili. L’idea è quella di aprire la stagione con un evento di forte impatto: già alla prima Nazionale del prossimo anno, a Chiavari, ci sarà una vera e propria sorpresa di Pasqua che ovviamente non vi anticipo. Infine, proprio per aumentare la partecipazione alle nazionali, vorremmo che ogni regata venisse pensata anche in funzione “dell’altra metà del Contender”: mogli, compagne, amanti, figli e figlie che quando “lui” va in acqua a divertirsi sono costrette a ciondolare al porto o in piccole città fuori stagione aspettando che il cavaliere ritorni. Nell’organizzazione delle regate dovrà essere posta grande attenzione, non solo a chi va in acqua, ma anche a chi resta a terra. Abbiamo diverse idee in proposito e ne parleremo quanto prima.
La quarta boa si chiama comunicazione e prevede una pesante ristrutturazione del sito, un ripensamento dei contenuti e un gioco piu’ coordinato tra sito e (una sola) pagina Facebook. In questo sarà di grande aiuto l’esperienza di Lucia Benaglio.
C’è infine una quinta boa e si chiama sponsor. Esistono contatti con due aziende che potrebbero essere interessate a sostenere un progetto serio e organizzato che abbia una qualche ricaduta mediatica. Mi impegnerò in prima persona a sondarne la fattibilità e vi terrò informati.
Mi fermo qui perché vi ho annoiato abbastanza ma ci tenevo ad anticiparvi alcune delle cose che intenderemmo fare. Se non ci riusciremo la responsabilità sarà soltanto mia; ma se ci troveremo a girare insieme alcune di quelle boe, ebbene, sappiate che la “colpa” sarà anche vostra.
Buon vento a tutti, Luca