L’altro giorno mi ha scritto Godfather facendomi gentilmente notare che a un mese e fischia di distanza non c’è ancora una riga sull’assemblea di classe di Follonica né una virgola su quella planetaria del 3 ottobre. Godfather – che non è Marlon Brando ma, per noi, è molto più importante – ha ovviamente ragione da regalare: così, dopo essermi rotolato tre volte nella cenere, eccomi qui a porre rimedio con carta, penna e calamaio. O qualcosa del genere.
Cominciamo da Follonica che è quella che si è tenuta prima e precisamente il 24 settembre pomeriggio al rientro da tre splendide prove. Questi gli argomenti toccati.
Numeri – Con 42 iscritti il nostro è tra i campionati italiani con il maggior numero di partecipanti: meglio di quanto hanno fatto quest’anno i 470, i Finn, gli FD, i Fireball, i Flying Junior e molte altre classi, comprese alcune di quelle olimpiche al Cico. Quel numero, peraltro, conferma il dato dello scorso anno a Lovere (43 barche) segno che si tratta di una tendenza e non di un semplice episodio.
Alti e bassi – Accanto a questo numero va segnalato quello altrettanto positivo di Torbole ma non possiamo ignorare quelli assai meno convincenti di Porto Corsini e Ancona. Se vogliamo crescere come diffusione e partecipazione non possiamo limitarci a celebrare i risultati positivi: dobbiamo analizzare e capire quelli meno brillanti.
Zone – La distribuzione della classe è, come sempre, molto forte al nord e registra una vivace crescita in Adriatico, soprattutto per merito della nuova flotta di Ancona, ma anche della attività di proselitismo nel mare di Ravenna. In calo verticale, purtroppo, la quarta zona che pur avendo molte barche non esce ormai più dai propri confini e per la quale è necessaria un’azione mirata di risveglio. (Ironia della sorte, il campionato verrà vinto due giorni dopo proprio da un fortissimo contenderista della quarta zona…).
Gemellaggi – Pur avendo registrato regate con numeri importanti, non possiamo nascondere che quelle con numeri bassi creano difficoltà nel rapporto con i circoli. Per tale motivo si conferma l’intenzione, per il prossimo anno, di organizzare il più possibile regate nazionali con altre classi: questo, non solo migliorerà i rapporti con i circoli (e renderà la vita più semplice al nostro Segretario) ma, aiutando la visibilità della nostra classe e creando contatti diretti con altri velisti, potrà agire da richiamo per chi fosse interessato a cambiare ambiente e provare l’ebbrezza di regatare con una delle barche più affascinanti al mondo (sto esagerando?). Già siamo in contatto con i Fireball, gli FD e i Dart ma, come suggerito da Chiandussi, sarebbe il caso di provare con i 470 e persino con i giovani dei 420. (Manco a farlo apposta, pochi giorni fa siamo stati cercati dal segretario dei 420…).
Immagine – Per attirare velisti delle altre classi è fondamentale migliorare la comunicazione. Già stiamo facendo molto (sito, Facebook e Newsletter) grazie soprattutto al lavoro di Lucia, la dolce metà di Bonzio. Tuttavia non basta: abbiamo bisogno di immagini, soprattutto video, da far circolare in rete. Importante incentivare l’uso di Go Pro o simili per le riprese a bordo, come pure di droni per le regate più importanti. Ottima l’iniziativa di Luca Bonezzi dei brevi filmati con il cellulare inviati in tempo reale o quasi a Godfather. Pessima invece la mancanza del resoconto delle nazionali di Torbole e Dervio. La proposta, per il prossimo anno, è che la responsabilità organizzativa del resoconto ricada in automatico sul delegato della zona che ospita la regata. Il che non vuol dire trasformarsi in cronisti, ma almeno accertarsi che ci sia qualcuno pronto a farlo. Insieme al resoconto (bastano venti righe) il delegato dovrà procurare fotografie (non solo della premiazione) e una classifica in formato leggibile e riproducibile (unico caso in cui la fotografia risulta assolutamente vietata).
Calendario 2021 – Nulla ancora di ufficiale ma qualche anticipazione “svelata” dal Segretario. Il Carlini seguirà l’impostazione di quest’anno, vale a dire sei prove di cui due nel Tirreno, due in Adriatico e due sui laghi del nord. In attesa del timbro definitivo della Fiv, il calendario ufficioso (ripeto: “…oso” ) del Carlini prevede: 23-24-25 aprile: San Vincenzo (Toscana); 14-15 maggio: Porto Corsini; 3-4-5 ghiugno: Riva del Garda; 2-3 luglio: Ancona (con l’ipotesi di fare una giornata di Clinic il 1 luglio); 22-23-24 luglio: Gravedona (Campionato Italiano e Svizzero); 17-18 settembre: Talamone.
Barche prova – Il vicepresidente Vincenzo Sparaco riassume l’attività con le barche prova che, da quest’anno, sono scese a tre da sei. La riduzione del numero ha permesso di migliorare la qualità degli scafi e di seguire più da vicino i tre assegnatari. Vincenzo ha anche raccontato la bella storia di “Highlander” (d’ora in poi la chiameremo così) la barca della classe uscita intatta dall’incendio che ha devastato il capannone di Ispra in cui era rimessata. A luglio “Highlander” è tornata in acqua come se nulla fosse accaduto. Più Contender di così!
Money – Il tesoriere Albino Accatino presenta il rendiconto di cassa dell’anno 2020. Al 31 dicembre 2020 la classe aveva una disponibilità di € 4.585,95 (erano € 3.318,45 il 31 dicembre 2019).
Come sempre, sono state le iscrizioni alla classe dei nostri 70 soci a rappresentare il principale introito, pari a € 3.210. Le principali spese sono state correlate alla promozione della classe tramite il sito ed i canali social, per i quali sono stati spesi € 2.542,34. Anche la manutenzione delle barche prova della classe si è rivelata onerosa, con spese per € 952,34. A questo proposito, sono state cedute due delle barche prova per € 2.100 in totale, permettendo a due nuovi contenderesti di navigare ed alla classe di razionalizzare il parco barche prova, troppo esteso per una gestione efficace.
Da notare che la classe internazionale ha deciso di “cancellare” le fees del 2020 (6 euro a socio) in considerazione della mancata disputa di campionati Mondiali o Continentali a causa della pandemia.
La collaborazione con l’azienda vinicola Ciù Ciù non ha invece portato novità nel corso del 2020 (né del 2021). La classe si è quindi fatta carico di spese per fatture non saldate dalla Ciù Ciù per Euro 2.680, che sono incluse nelle uscite rendicontate in precedenza. Il Consiglio ha ritenuto infatti che la classe dovesse comunque coprire queste uscite impreviste, mantenendo l’immagine di correttezza che ha sempre caratterizzato noi contenderisti. L’assemblea, pur dispiaciuta per l’accaduto, ha concordato su questa decisione. Nulla più è dovuto a terzi ed i rapporti con Ciù Ciù sono nulli.
Alla data dell’assemblea la classe ha disponibilità per Euro 6.541,28.
Rivisti i dati, i presenti approvano il bilancio all’unanimità.
In chiusura interviene il megapresidente galattico, che non è l’aguzzino di Fantozzi ma il grande Bob “Marley” Mazzali il quale ci invita caldamente (eufemismo) a partecipare all’Assemblea mondiale della Classe, la prima via web, che si terrà pochi giorni dopo. Eccola.
Da Follonica al resto del mondo il passo è breve. Ma a compierlo (bastava un clic!) saremo soltanto in sei italiani. Ed è un peccato, perché quella andata in onda, pardon in rete, il 3 ottobre è stata una bella assemblea: partecipazione numerosa da Europa e Australia, interventi brevi, possibilità di leggere sullo schermo il materiale di supporto, votazioni con “alzata” di mouse… Insomma, è vero che le assemblee “de visu” sono un’altra cosa, ma se ben organizzate come questa, anche quelle virtuali non sono affatto male. Anzi, a dirla tutta, sono persino più concrete e più chiare.
Che cosa è stato detto?
Mondiali ed Europei – Se tutto va bene, il mondiale 2022 si terrà a gennaio in Australia. Il “se” non è legato soltanto al Covid (che non è poca cosa) ma anche ai costi dei container che in questo momento stanno lievitando come i panini. In attesa di saperne di più, il calendario 2022 prevede l’Europeo in Austria sul lago Attersee, quello 2023 europeo e mondiale in Danimarca, mentre nel 2024 l’Europeo sarà in Svizzera e il Mondiale dovrebbe andare agli Stati Uniti o al Canada. Giochi aperti da lì in avanti con l’Olanda che vorrebbe recuperare il Mondiale annullato nel 2020 (il famoso cinquantenario) e l’Italia che si è fatta avanti per ospitare l’appuntamento iridato del 2025.
Trapezio – Dal 2023 sarà obbligatorio per tutte le classi il trapezio a sgancio rapido, certificato secondo normativa ISO. Al momento pare che le singole classi internazionali possano decidere se adeguarsi subito o prendere tempo, visto che ad oggi non sono noti modelli omologati secondo la normativa ISO. L’Assemblea alla fine decide di rinviare la decisione ma non il problema: dunque per il prossimo anno si potrà ancora usare il “vecchio” trapezio, ma presto si dovrà ricominciare a parlarne.
Giovani e Master – Seguendo quanto fatto da World Sailing, l’Assemblea accoglie la proposta di modifica dei limiti anagrafici per i titoli internazionali legati all’età: quello giovanile viene innalzato a 24 anni e prenderà il nome di “Youth Champion” (non più “Junior” come adesso), mentre quello di “Master Champion” verrà riservato a chi avrà compiuto 65 anni e non più 60 come oggi. Le classi nazionali potranno scegliere se adeguarsi a quanto deciso a livello internazionale o continuare come adesso.
Cambiamenti regolamentari – Sono state proposte e approvate alcune modifiche al regolamento: la specifica sulla dimensione dei fori di drenaggio a piede d’albero, l’adeguamento al regolamento World Sailing vigente per il peso dell’abbigliamento e l’introduzione del cancello di poppa nelle istruzioni di regata standard dei Campionati Internazionali.
Associazione di Classe – Il consiglio internazionale ha iniziato a discutere della possibilità di rivedere lo statuto e l’assetto legale dell’Associazione (sempre quella internazionale), che al momento non risulta come un ente stabilito secondo le normative di nessun Paese. Il problema si pone sia per una questione di responsabilità civile e penale dei membri del consiglio, sia per una corretta gestione economica che prevede il rispetto delle normative bancarie antiriciclaggio. E’ stato richiesto il supporto dei soci che hanno competenze in questi ambiti, e verrà interpellata World Sailing per avere suggerimenti in merito.
Nuovo Consiglio – Scaduto il Consiglio se ne fa un altro. Anzi lo stesso, perché a presentarsi (e a venire rieletti all’unanimità) sono soltanto i consiglieri uscenti. Poiché l’Assemblea vota i consiglieri e non le cariche, a breve sapremo se il Consiglio manterrà la stessa impostazione. E se il nostro Bob, come tutti ci auguriamo, resterà Presidente.
Anonimo Chiavarese
(con l’amichevole aiuto e partecipazione di tutti i consiglieri)