Sotto a chi tocca. Cioè a voi, a tutti voi. Sto parlando delle modifiche al regolamento, perché dopo il gran lavoro della Classe Internazionale che le ha proposte e il voto della Agm che le approvate (tutte hanno superato i due terzi dei voti richiesti) ora manca il passo finale: il voto degli iscritti. Da oggi fino al 1 marzo 2025 i contenderisti di tutto il mondo dovranno leggere con attenzione le modifiche proposte e decidere se approvarle.
L’ho già detto ma lo ripeto: si tratta di un grosso lavoro, perché le variazioni sono tante. In passato le modifiche andavano a toccare due, tre punti non di più: qui stiamo parlando di ben ventiquattro interventi. Alcuni sono davvero minimi (ad esempio scrivere World Sailing laddove compare Isaf), altri aggiornano parti desuete (al trapezio dobbiamo davvero uscire appesi a un cavo d’acciaio – wire – o va bene la cima in Dyneema che usiamo tutti?), altri ancora intervengono per chiarire parti ambigue o poco chiare (le famose riserve di galleggiamento).
Da tanto si diceva che il regolamento aveva bisogno di una revisione generale, proprio come si fa con la nostra auto per essere certi che il motore continui a girare senza intoppi. La Classe Internazionale ha così incaricato il proprio “commissario tecnico”, che non è Spalletti e non si occupa di calcio, ma si chiama Chris Howe ed è capo della Commissione Tecnica della Classe e stazzatore internazionale. Chris ha letto e riletto il regolamento, ha sentito alcuni colleghi stazzatori, ha parlato con la Commissione Tecnica di World Sailing. E ha prodotto una serie di proposte.
Perché le proposte diventino operative (cioè entrino nel regolamento) bisogna seguire una procedura precisa. Il primo passo è stato compiuto lo scorso 24 novembre quando l’Annual General Meeting (l’Assemblea generale annuale che si è svolta online ed era aperta a tutti gli iscritti) ha discusso le modifiche e le ha tutte approvate. La palla passa adesso a noi con il famoso “international ballot”, in pratica il voto degli iscritti, in tutto il mondo, alla Classe Contender. Le modifiche che verranno accettate (in questa fase basterà la metà più uno dei voti) verranno quindi inviate a World Sailing che, se non avrà nulla da eccepire, le inserirà nel regolamento.
Come si vota? Prima di tutto è bene sapere che possono esprimere il loro parere tutti quelli che alla data della scorsa Agm (24 novembre 2024) erano iscritti alla Classe. Se lo siete, ma non ho dubbi, dovete scaricare l’allegato che trovate di seguito, compilarlo con il vostro nome e numero velico, infine mettere una crocetta per dire SI o NO a ciascuna delle 24 proposte. Una volta votato, dovete inviare il tutto via mail a: postal.ballot@contender.it
Alcuni consigli. Trattandosi di parecchi fogli, la via più “antica” (stampare, compilare, scannerizzare e inviare) va sempre bene ma è ovviamente un po’ laboriosa. Per questo abbiamo preparato un modulo, che trovate allegato, e che vi consente di riportare in un solo foglio il vostro voto a ciascuno dei ventiquattro quesiti. Si tratta di un pdf editabile, nel senso che potete scrivere direttamente dentro le caselle: le istruzioni per farlo le troverete nel modulo stesso. Se avete difficoltà a scrivere nel pdf, potete sempre stampare il modulo, compilarlo, scannerizzarlo e poi inviarlo all’indirizzo che vi ho appena indicato: postal.ballot@contender.it
Riassumendo: leggete con attenzione il documento con le ventiquattro proposte di modifica del regolamento (si chiama “Ballot 2024”), poi aprite il modulo in pdf (si chiama “Modulo voto”), inserite i vostri voti e salvateli. Infine inviate il modulo come allegato all’indirizzo che vi ripeto ancora una volta: postal.ballot@contender.it
La votazione, così dice lo statuto, dovrà restare aperta tre mesi: poiché è stata lanciata il 1 dicembre 2024 questo significa che si potrà votare fino al 1 marzo 2025. Naturalmente, prima votate, meglio è. Perché questo ci darà il modo di conteggiare con calma i diversi i voti (ventiquattro quesiti sono tanti) e inviare i risultati alla Classe Internazionale subito dopo la chiusura del ballot. Il rispetto dei tempi non è secondario: se vogliamo arrivare al Mondiale di Malcesine con il nuovo regolamento, cosa che tutti auspichiamo, è fondamentale che tutto giri in fretta e senza intoppi.
Un’ultima cosa. Poiché il regolamento di riferimento (quello che conta in caso di controversie) è solo quello originale, cioè in inglese, le modifiche che vedrete non sono state tradotte: in pratica, il testo che trovate è quello che, se approvato, andrà a modificare parola per parola le vecchie regole. Se avete difficoltà o domande circa la corretta traduzione scriveteci che proveremo a chiarire i dubbi.
Che altro dire? Leggete, meditate. Ma soprattutto votate.
Ciao a tutti,
Luca Landò
Presidente ICAI
Per facilitare la lettura delle regole, ecco alcune sigle che troverete nel testo:
MNA
Member National Authority: si riferisce alle organizzazioni nazionali che governano lo sport della vela in un Paese. In Italia è la Fiv.
NA
National Authority: è la stessa definizione di prima ma è l’acronimo che veniva usato da Isaf (in Italia, sempre la Fiv). World Sailing lo ha cambiato aggiungendo il termine “member” per precisare che si tratta di organizzazioni nazionali a lei affiliate.
ERS
Equipment Rules of Sailing: sono le regole stabilite da World Sailing circa l’attrezzatura
ISAF
International Sailing Federation: è la vecchia definizione dell’organizzazione internazionale che sovrintende l’attività sportiva della vela. Nasce il 5 agosto 1996 prendendo il posto dell’IYRU (International Yacht Racing Union)
World Sailing
E’ il nuovo nome dell’organizzazione mondiale della vela: dal 2015 sostituisce l’Isaf
ICA
La conoscete, è la nostra classe internazionale: International Contender Association
BCA
British Contender Association
N
Newton: compare nella nuova versione della regola 10.1 al posto dei chilogrammi. Come indicato da World Sailing la galleggiabilità di un barca (o di un salvagente) andrebbe meglio indicata in termini di una forza che il corpo riceve dal basso verso l’alto (principio di Archimede) piuttosto che di una massa. E infatti N indica una forza, kg una massa.
Secondary Buoyancy
Durante l’AGM Chris Howe ha mostrato una slide prodotta da lui stesso prendendo spunto da quanto scritto nel Measurers’ Manual 2017. Quella slide diceva questo:
Primary buoyancy
– buoyancy compartments or tanks in the hull
Secondary Buoyancy
– sufficient foam blocks to keep the boat, its equipment and crew, afloat in the event of a major accident. (The class rules class rules state that the“foam blocks” may form part of the hull structure)
Per dare una semplificazione più giornalistica mi verrebbe da dire che la galleggiabilità primaria è quella che si ha quando la barca è piena d’aria, quella secondaria quando la barca è piena d’acqua: la prima è il risultato di come la barca è stata costruita e con i compartimenti perfettamente chiusi e stagni; la seconda è quella che rimane quando si dimenticano i tappi aperti o dopo una collisione.
Si tratta, ripeto, di una semplificazione, giusto per aiutare a capire di cosa stiamo parlando: ai fini della votazione, riferitevi esclusivamente a quanto scritto da Chris a sostegno della nuova proposta.
Ecco il testo con le proposte di modifica (da leggere) e il modulo per votare (da compilare).