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podio della regata contender di follonica 2020
Anonimo Chiavarese

Anonimo Chiavarese

Follonica al tempo del Covid: cronaca di una regata perfetta

La seconda tappa del Carlini dell’era Covid resterà a lungo tra gli annali delle regate più riuscite di sempre. Non ci credete? Allora leggete qui.

Sole, vento, mare: che altro volete? Se fossimo a Hollywood il titolo del film girato il 5 e 6 settembre sarebbe “La regata perfetta”, pellicola da Oscar con 24 attori (tutti protagonisti) sotto l’abile regia di Bruno Tamburini e Gabriella Gabbrielli. Siccome non siamo in California ma in Toscana, a Follonica per la precisione, ci limitiamo a dire che è stato un fine settimana da cornice con un meteo imbattibile e un’organizzazione difficile da superare. Non sappiamo se Bruno Tamburini, presidente del circolo, abbia davvero rapporti con le sfere celesti (questa la battuta che girava sulla spiaggia), siamo però certi che Gabriella Gabbrielli, presidente del Comitato di Regata, abbia gestito le danze con una precisione, una semplicità e – possiamo dirlo? – una gentilezza che difficilmente abbiamo visto tra le boe sull’acqua. Non per infierire contro chi non c’era, ma temo che la seconda tappa del Carlini dell’era Covid resterà a lungo tra gli annali delle regate più riuscite di sempre. Non ci credete? Allora ascoltate quello che sto per dirvi.

Sabato si entra in mare con l’idea che la giornata giusta fosse quella del giorno prima, quel venerdì di prova con dieci barche a planare con un bel maestrale di 12-14 nodi. Già, perché il giorno della regata, sabato appunto, di aria al mattino ne gira davvero poca. E non potrebbe essere altrimenti, visto che la giuria ci caccia in acqua alle 11 per una partenza, a nostro dire improbabile, prevista alle 12. Peccato, si fa per dire, che l’improbabile si trasformi subito in un bel 280 con qualche ochetta e, sorpresa delle sorprese, una bella Oscar sulla barca giuria. Sì, nel giro di trenta minuti, uno specchio addormentato si trasforma in un vivace campo di battaglia. La linea è semplicemente perfetta (190 in un senso e 10 nell’altro)  ma presi dall’emozione ci becchiamo un richiamo generale: Gabbrielli, che ce lo aveva promesso nello skipper meeting, non perde tempo e trasforma subito la P in una U (“se ti becco non regati più”).  La partenza questa volta è buona e tutti, o quasi, si buttano come da manuale a terra mure a sinistra. Il “quasi” è dovuto a Fabrizio Onofri che preferisce andare al largo mure a dritta, dove il termico, ancora indeciso, pompa più forte. E infatti Fabrizio non solo gira in testa, ma riesce a portare a casa la sua prima vittoria in Contender, tagliando prima di Orfino e Bonezzi.

Alla seconda regata il vento aumenta ma soprattutto si stende. Il che significa che il bordo a terra questa volta paga, premiando chi parte in barca per virare subito dopo. Il più lesto a farlo è Luca Bonezzi che alla fine vincerà la prova davanti ai bravissimi Daniel Chiesa e Paolo Mascino.

Il tempo di un caffè, scusate, un sorso d’acqua, e Gabbrielli ci fa partire per la terza prova, con il vento che a questo punto soffia stabile sopra i 15 nodi (quando saremo a terra arriverà oltre i 20). La regata, fantastica, si movimenta con un salto di vento di 15-20 gradi a destra che Gabbrielli registra puntualmente spostando la boa di bolina (quanti l’avrebbero fatto all’ultimo bordo dell’ultima regata?). Il più veloce di tutti è Mazzali che vince con distacco davanti a Stefano Casadei e Daniel Chiesa.

Torniamo a terra che non sono nemmeno le quattro del pomeriggio con tre prove effettuate a tutto gas. In testa a pari punti risultano Bob e Boz, che non sono una coppia di comici, ma due tra i più forti contenderisti del momento: il megapresidente planetario Roberto Mazzali e “le champion” franco-svizzero Luca Bonezzi. Dietro, a un solo punto, il velocissimo Daniel.

La bravissima Gabriella Gabbrielli, Presidente del Comitato di Regata.

Domenica è domenica, nel senso che il vento questa volta riposa. Partiamo al trapezietto con un 230 che da queste parti significa boa al largo. Tutti, o quasi, insistono comunque per il bordo a terra mure a dritta: il “quasi”, come il giorno prima, è dovuto di nuovo al “disobbediente” Onofri che sceglie il centro alto del campo e finisce di nuovo al primo posto davanti a un fantastico Diego Battisti e al solito Daniel; Bob e Boz chiudono al sesto e dodicesimo posto rendendo, se possibile, ancora più vivace la classifica generale. Da segnalare l’autogol di Mascino, che di poppa interpreta il fischio della giuria come un richiamo bonario per la 42: lui si blocca come un geco al sole e continua la sua rotta, scoprendo solo a terra che la giuria si aspettava un 720. Davvero peccato, perché Paolo aveva aveva chiuso al secondo posto dopo un fantastico recupero.

Di nuovo il tempo di un caffè (e di spostare le boe) e si parte con un 255 e un bordo di bolina che questa volta premia davvero chi va a destra, come Adriano Chiandussi che mette letteralmente il turbo girando la boa con grande distacco e chiudendo primo davanti ai redivivi Bob e Boz.

A questo punto entra in campo la matematica, perché tra Mazzali primo e Chiesa quarto – passando per Bonezzi e Onofri –  ci sono tre miseri puntini che trasformano l’ultima prova in una sfida all’Ok Corral. Il vento finalmente si sveglia e Gabbrielli alza la tanto agognata Oscar. La pistola più veloce del golfo è quella di Bob Mazzali che gira primo con distacco e chiude subito la questione vincendo prova e nazionale davanti a un velocissimo Luca “Boz” Bonezzi. Terzo, e davvero bravo, Fabrizio Onofri che, non solo porta a casa due vittorie nette, ma anche la sensazione, condivisa da tutti, che d’ora in avanti tra i protagonisti di punta del Contender ci sarà anche lui.

podio della regata contender di follonica 2020

La cronaca finisce qui, ma le immagini che restano sono tante. Come quella delle tende del gruppo di Ancona montate sul pianale del camion rapidamente trasformato da portabarche a campeggio ambulante. O quella di Eugenio Patrone che annuncia urbi et orbi che il prossimo anno appenderà il contender al chiodo (tranquilli, è dai tempi di Cavour che lo ripete un anno sì e l’altro pure…). O ancora quella di Matteo Vanelli,  detto “robottino” (ma questa ve la spiego un’altra volta) entusiasta, ma è dir poco, della sua prima nazionale con la barca prova. E aggiungo il volto di Luigi, padre del giovane Alessio, 19 anni, che a Bracciano aveva comprato una delle nostre barche e che incontro sulla via del ritorno a Grosseto: “Il mi’ filiolo non pensa altro che al Contender. L’altro giorno tirava un vento che portava e lu’ l’era fori. il prossimo anno ’un si perderà nemmeno una regata”.

PS

A Follonica mancavano due big come Fontana e Lambertini: dispiace per loro (e anche per noi) ma il risultato è una classifica generale del Carlini davvero interessante dove in testa figura, con merito e distacco, l’ottimo Daniel davanti a Orfino e Onofri. E questo, se permettete, renderà ancora più divertente il Campionato Italiano che si avvicina in gran planata. A Lovere!

 

Classifica regata contender di Follonica 2020

Classifica Trofeo Carlini al 6 settembre 2020