podio della regata nazionale Contenderdi Chiavari
Anonimo Chiavarese

Anonimo Chiavarese

Lambertini in maglia rosa a Chiavari

Antonio Lambertini, Stefano Casadei, Luca Bonezzi: sono loro il primo podio del Trofeo Carlini 2019

Lambertini, Casadei, Bonezzi: sono loro le prime tre maglie del nuovo Trofeo Carlini che da quest’anno adotta la formula delle grandi gare di ciclismo. Lo ha deciso la Nazionale di Chiavari che nonostante il vento (poco) e la pioggia (tanta) ha segnato una bella apertura di stagione: per l’organizzazione e l’accoglienza dello Yacht Club Chiavari (non è vuota retorica: la segretaria Anna Maria e il presidente Savazzi ci hanno davvero aiutato e appoggiato in tutti i modi); per il fatto di vedere facce giovani e nuove (impressionante la flotta di Sarnico con ben cinque imbarcazioni) e, non ultimo, per non aver sentito Eugenio elencare i santi a terra (in acqua è un altro discorso) segno che le cose, dal punto di vista organizzativo, sono andate davvero bene.

La giornata di sabato si presenta come annunciato dai bollettini meteo dell’intero pianeta: niente, nada, “zeru noduli” come direbbe Mourinho. E davanti a quel nulla atmosferico tutti alzano il rake, mollano le sartie e si vestono medio leggeri. Giusto il tempo di uscire e quel nulla si trasforma in un felice e inatteso abbastanza: dieci, dodici nodi decisi e costanti con un’onda che si fa via via più imponente. Insomma, una bella giornata (alla faccia del meteo).

Si parte tutti in barca giuria, non per i gradi ma per l’intenzione di buttarsi quanto prima a destra a cercare più pressione. Il più rapido a partire è Silvio Carini che mostra un grande passo, ma Lambertini è più preciso sulla lay-line e passa primo davanti a lui, Luca Bonezzi e Daniel Chiesa che restano in quel gruppo e in questo ordine fino all’arrivo. Ottima, davvero, la prestazione di Adriano Chiandussi, bravissimo (ex) quattrosettantista ma anche la conferma vivente che la politica delle barche-prova funziona: già, perché dopo l’esperienza dello scorso anno su uno scafo della classe, Adriano ha deciso di restare con noi con una barca tutta sua.

Tutto bene? Mica tanto. Perché dopo la debacle iniziale, i bollettini meteo si prendono la rivincita: il vento cala e le nuvole aumentano. Si parte con il culo sul bordo e un dubbio nella testa: mi butto verso il temporale di destra o quello di sinistra? E se prendessi la coincidenza delle quattordici e dieci con quello al centro? Chi scrive, tanto per dire, si dirige verso Rapallo finendo in un vuoto di vento grande quanto il buco nero fotografato la settimana scorsa. Altri fanno la stessa fine scegliendo il lato opposto. Chi le azzecca tutte è quintalino, il mitico Casadei che nonostante la stazza è un mago delle ariette: gira primo con distacco ma di lasco Lambertini e Bonezzi hanno un altro andare (o un motorino elettrico?) e lo passano senza troppi complimenti. Tra i primi, primissimi c’è anche un brillante Patrone che però decide di esibirsi in un elegante 180 prima della fine: Erasmo Carlini, che era a Genova per il World Event delle classi olimpiche, assicura di aver sentito sia la voce che l’intero rosario patronesco.

Di farne una terza nemmeno se ne parla, anche perché i temporali che giravano un po’ qui e un po là decidono di organizzare un rave party sopra la nostra testa. Avete in mente il diluvio universale? Qualcosa del genere. E siccome la temperatura scende ulteriormente, una volta a terra scatta la corsa alla macchina per cambiarsi e mettersi addosso maglie, maglioni, piumini, coperte termiche…

Contender by night: foresta di alberi (in carbonio) nel porto di Chiavari

Il rave party pluviale continua tutta la notte ma al mattino, come tutte le feste serie, anche i temporali vanno a dormire. Fine della pioggia, insomma, ma anche fine del vento che decide di prendersi un intero giorno di vacanza. E infatti uscire dal porto per raggiungere la giuria a un miglio da terra è un’impresa da fratelli Abbagnale. Soprattutto è una performance inutile, visto che restiamo due ore e trenta (avete letto bene, 150 minuti) a ciondolare davanti ai temporali che, finita la siesta, decidono di ritornare. Alla fine partiamo con un arietta così così, giusto per fare e tanto per dire, al punto che a metà del primo lasco la giuria ci grazia e ci rispedisce, traino e pagaia, a terra.

La prima nazionale dell’anno finisce così, con le due prove del sabato e il nulla della domenica. Ma anche con le prime tre maglie del nuovo trofeo Carlini: vince, anzi stravince Antonio Lambertini che segna due primi che pesano, visto il nuovo punteggio della Ranking List, e indossa la prima maglia oro del 2019. Secondo, quindi maglia argento, un bravissimo Stefano Casadei in ottima forma con il nuovo albero Cst. Terzo, e maglia di bronzo, il grande Luca Bonezzi che sui gradini del podio ha ormai messo casa.

Alla fine premiazione show con photo opportunity delle tre maglie con il logo dello sponsor Ciù Ciù e con la prima “tombola del Contender”. E qui scatta l’imbarazzo, perché a vincere la randa messa in palio da Daniel Chiesa è l’umile autore di queste righe…

Che dire? Venti barche sono poche, ma se pensiamo che i grandi assenti erano tanti (Fontana, Mazzali, Ferrari, Ciccotti, Betta, Lorenzi per dirne solo alcuni) è facile immaginare che alle prossime Nazionali i numeri saliranno e di tanto. Bello, bellissimo vedere facce nuove ed entusiaste come i volti dei “ragazzi di Sarnico” (bravo Albino!) e quello del bravo Chiandussi.

Ora, per tutti, appuntamento a Cesenatico per la seconda Nazionale e una nuova tombola: questa volta il premio sarà una randa Garda Sail. Ma il mio numero, lo prometto, verrà tolto dalla lista…

 

Regata-50-Anni-di-Derive-Classe-Contender-Classifica-finale

 

Lambertini maglia oro
Casadei maglia argento
Bonezzi maglia di bronzo
Chiesa maglia di… legno
Carini quinto classificato
Le prime tre maglie Ciù Ciù del nuovo Trofeo Carlini
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